Tassazione B&B: Quello che devi sapere

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Se stai pensando di sfruttare al meglio quell’appartamento di famiglia ormai in disuso da molti anni, una soluzione a cui sicuramente avrai pensato è quella di aprire un bed & breakfast.

Come tutti sappiamo, si tratta di una struttura ricettiva extra-alberghiera che prevede, come servizi da offrire ai propri clienti, una formula base – appunto un letto dove dormire e la colazione – perfetta per tutti quei viaggiatori che preferiscono l’intimità e il disimpegno di un appartamento rispetto al rivolgersi a un più tradizionale albergo.

Nonostante la semplicità di questa formula, ci sono delle normative legali e delle tasse che, prima di inaugurare la tua attività, è assolutamente opportuno conoscere e studiare con attenzione, allo scopo di intraprendere la propria avventura imprenditoriale in maniera informata e priva di sorprese. Vediamo alora insieme cosa devi assolutamente sapere sul regime fiscale e la tassazione per i bed and breakfast.

Uso occasionale o imprenditoriale?

La prima, importantissima distinzione da fare è, appunto, relativa al tipo di uso che si intende fare della propria struttura ricettiva. Nel caso dei b&b, esistono due formule tra cui poter scegliere: la prima è quella dell’uso occasionale e la seconda, leggermente più strutturata a livello legale e burocratico, riguarda invece il suo uso come fulcro stabile di un’impresa commerciale.

La differenza tra le due formule dipende da una serie di fattori, il primo dei quali è la frequenza con cui le camere in nostro possesso vengono affittate e, di conseguenza, qual è il tipo di organizzazione che prevediamo per gestire la nostra struttura. Il bed & breakfast è per definizione una soluzione a gestione familiare, ma nonostante questo dato esso può essere organizzato in maniera più o meno ‘proessionale’, spesso con il supporto anche di personale professionista esterno al nucleo familiare.

Cosa comporta a livello fiscale

Una distinzione, questa, che viene ulteriormente chiarita dalle norme in materia di tassazione e fiscalità: nel caso dei b&b gestiti in maniera non imprenditoriale, i compensi derivati dallo svolgimento occasionale di questa attività sono classificati come redditi diversi (il riferimento normativo è quello contenuto nell’art. 67, comma 1, lettera i del D.P.R. 917/1986).

Questi “redditi diversi” sono definiti come tutte quelle entrate che non derivano dall’esercizio di arti e professioni né in relazione alla qualità di lavoratore dipendente. Si tratta quindi di una fonte di reddito che non richiede l’apertura di una partita IVA e che può, dal punto di vista fiscale, essere gestito semplicemente emettendo delle ricevute per ogni prestazione oferta ai propri clienti (il conto totale del b&b, per intenderci).

Al termine dell’anno fiscale, la somma di queste ricevute (meno quelle relative alle spese sostenute per portare avanti la struttura) rappresenterà il reddito derivante dal tuo appartamento in affitto.

Bed and breakfast imprenditoriale

Sostanzialmente diversa, invece, la legge che regola la gestione di quelle strutture ricettive pensate per essere la tua prima fonte di reddito, ovvero quelle che permettono di essere considerate, per investimenti e mole di lavoro, una vera e propria professione a tempo pieno.

In questo caso, la faccenda diventa più complessa, dal momento che l’apertura di un b&b che si prevede di occupare in maniera continuativa comporta una serie di procedure burocratiche, esattamente come quando si apre una qualsiasi attività commerciale. Ecco un elenco, a titolo informativo, dei passaggi più importanti che dovrai affrontare:

  • apertura della partita IVA, essenziale come in qualsiasi altro caso in cui si fa impresa con un reddito superiore alle soglie previste per le prestazioni occasionali;
  • iscrizione alla Camera di Commercio;
  • apertura posizione Inps (Gestione commercianti);
  • emissione di ricevuta fiscale o fattura;
  • tenuta della contabilità: il nostro consiglio, ovviamente, è quello di affidarsi a un commercialista esperto in materia);
  • applicazione degli studi di settore;
  • tassazione IRPEF, IRAP e addizionali regionali e comunali. A questo proposito, tieni presente che le normative che regolano i b&b sono molto spesso regionali: assicurati di conoscere tutte le leggi in vigore nella tua zona!
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